Eccoci quindi all’ultimo mese del 2019, un anno che proprio non vuole saperne di lasciare in pace i nostri timpani ormai ridotti in poltiglia dopo innumerevoli ore di sublime musica infernale. Novembre non ha di certo costituito un’eccezione, come dimostrano intanto la tempestiva recensione del disco della settimana uscita l’altro ieri ed il tradizionale articolo mensile di prossim(issim)a pubblicazione, ma per il momento il compito della playlist che state ascoltando è di rendere il giusto merito ad un paio di EP di fabbricazione elvetica ovviamente esclusi da tali onorificenze; a convincere praticamente tutti in redazione è stato il debutto assoluto degli Ateiggär, “Us D’r Höll Chunnt Nume Zyt”, oggi rappresentato dalla sua title-track, mentre maggiore eco ha avuto nel mondo là fuori l’arrivo sul mercato di “Lese Majesty”, ritorno su formato ridotto degli acclamati Bölzer da cui ascoltiamo la corposa “A Shepherd In Wolven Skin”.
Insomma la Svizzera si è decisamente fatta sentire in questi ultimi trenta giorni (come fosse ormai una novità), e mentre l’eccellente debut album di un altro nuovissimo progetto rossocrociato non ha faticato a trovare il proprio posto tra i fab four di novembre, e scoprirete presto di chi si tratta, servirà ancora qualche tempo prima di poter parlare (si spera positivamente) della terza prova in studio dei nostri ormai sorvegliati speciali Ungfell: in attesa di novità più consistenti dallo studio in cui sono al momento rinchiusi torniamo per ora all’anno scorso, quando “Mythen, Mären, Pestilenz” faceva strage di consensi tra recensioni ed articoli mensili – zeppi di lodi per via di pezzoni tipo “Der Ritter Von Lasarraz”.
Un’uscita di quest’ultimo mese, spoiler permettendo, di cui invece ci sentirete parlare ancora è “Demon Solar Totem”, il riuscito comeback dell’entità internazionale The Deathtrip di cui ci godiamo oggi le devianti note che animano la cupissima “Vintage Telepathy”. Torniamo però coi piedi ben saldi sul terreno pan-germanico per dare spazio al secondo lavoro dei tedeschi Dysangelium, rilasciato lo scorso ottobre con il titolo di “Death Leading” che presentiamo con “The Great Work”.
Come ultima anticipazione di questa puntata vi proponiamo un brano del 1999; non ci si è sballata la timeline cerebrale, ma siamo stati costretti a recuperare qualcosa dal passato per via della spessa coltre di nebbia finlandese che circonda il nuovo album degli …And Oceans, attualmente già registrato e in arrivo nei mesi iniziali del 2020, quindi voialtri rimanete con le orecchie aperte e nel frattempo usatele per godervi “I Wish I Was Pregnant” dal classico “The Symmetry Of I, The Circle Of O”.
Siamo già troppo moderni per voi appassionati di anticaglie varie? Allora retrocediamo di un altro lustro ed assaporiamoci per bene l’ultimo anniversario del 2019 proveniente dall’anno d’oro 1994, ovvero un disco diventato venticinquenne in settimana, noto a chiunque sia degno di stima come “Opus Nocturne” e recante il marchio di qualità certificata Marduk: quest’anno ci ha fatto recuperare per ricorrenza parecchi capitoli della discografia degli svedesi, spesso ravvicinatissimi, e nella speranza che il 2020 che marchia i trent’anni di attività della band non sia da meno (spoiler: purtroppo lo sarà) ecco in apertura di playlist “Sulphur Souls”.
Oltrepassata l’unica ricorrenza di oggi ci si sposta nella vicina Norvegia rimanendo però nell’annus mirabilis della scena, poiché come anche il vostro furetto ormai sa gli Emperor porteranno il loro gran varietà musicale in Italia questa estate, per la terza edizione del popolarissimo Rock The Castle di Villafranca (in provincia di Verona). Il popolo del web appare finalmente unito nell’approvazione di tale evento, tanto che persino il sottoscritto è preso bene all’idea di sentire qualche pezzo da “In The Nightside Eclipse” (magari “Into The Infinity Of Thoughts”?) tra Venom e Mercyful Fate; in altrettanto valida alternativa consigliamo a Ihsahn e compagni l’esecuzioni integrale di “Prometheus”, giusto per far piangere qualche supposto supporter e dimostrare che un minimo di attitudine gli è rimasta. Ma, lo sapete, gli appuntamenti dal vivo caldeggiati da Pagan Storm Webzine non si limitano di sicuro ai grandi festival “internazionali” presentati da Virgin Radio, e prima di togliere la seduta vi ricordiamo in particolar modo che questo sabato la provincia di Udine ospiterà uno show tutto italiano con il palco preso d’assalto da Absentia Lunae e Deadly Carnage. Se il vostro domicilio è situato proprio in quelle zone dimenticate da Dio allora cercate di non perderveli, che è pure ad allibente ingresso gratuito: per salutarvi ed aiutarvi a scegliere oculatamente i piani per il weekend la redazione vi lascia dunque alla riflessione che susciterà l’ascolto di una playlist infarcita con “Modern Cathedral”, dall’esordio dei triestini “In Vmbrarvm Imperii Gloria”, e “Manthe”, dall’omonimo penultimo disco dei riminesi datato 2014.
Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!
1. Marduk – “Sulphur Souls” (from “Opus Nocturne”, Osmose Productions 1994)
2. Emperor – “Into The Infinity Of Thoughts” (from “In The Nightside Eclipse”, Candlelight Records 1994)
3. Ateiggär – “Us D’r Höll Chunnt Nume Zyt” (from “Us D’r Höll Chunnt Nume Zyt (EP)”, Eisenwald Tonschmiede 2019)
4. Ungfell – “Der Ritter Von Lasarraz” (from “Mythen, Mären, Pestilenz”, Eisenwald Tonschmiede 2018)
5. Absentia Lunae – “Modern Cathedral” (from “In Vmbrarvm Imperii Gloria”, Serpent Caput Productions 2006)
6. Dysangelium – “The Great Work” (from “Death Leading”, World Terror Committee 2019)
7. The Deathtrip – “Vintage Telepathy” (from “Demon Solar Totem”, Svart Records 2019)
8. Bölzer – “A Shepherd In Wolven Skin” (from “Lese Majesty (EP)”, Lightning & Sons Records 2019)
9. …And Oceans – “I Wish I Was Pregnant” (from “The Symmetry Of I, The Circle Of O”, Season Of Mist Records 1999)
10. Deadly Carnage – “Manthe” (from “Manthe”, De Tenebrarum Principio 2014)
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– Michele “Ordog” Finelli –